
Affidarsi a un cantiere specializzato può semplificare l’intero processo di rimessaggio invernale, ma è importante scegliere strutture affidabili, con personale qualificato e competenze specifiche. Non tutte le imbarcazioni lasciate nei capannoni ricevono l’attenzione necessaria: capita spesso che vengano riposte in fretta e lasciate ferme per mesi, senza una manutenzione regolare. La fiducia verso il cantiere è quindi un elemento determinante, da valutare attentamente prima di consegnare la propria barca. La strategia di rimessaggio dipende anche dal clima e dalla posizione geografica. In regioni dove gli inverni sono freddi e rigidi, con temperature prossime allo zero, neve e ghiaccio, è consigliabile alare la barca e riporla al chiuso, proteggendola da intemperie e gelate. Al contrario, nelle zone dal clima mite e soleggiato, tipiche del sud del Mediterraneo, il rimessaggio può limitarsi a un periodo di manutenzione più breve, sufficiente per controlli tecnici, pulizia e piccoli interventi di protezione dei materiali.
Prima di procedere al lavaggio, è essenziale eseguire una serie di operazioni di controllo. L’entrobordo deve essere ispezionato con cura, verificando lo stato delle cinghie di servizio, dei filtri del gasolio e dei serbatoi, assicurandosi che non ci siano perdite o depositi. L’impianto elettrico va controllato e, se necessario, lubrificato nei punti di contatto. Le batterie al piombo devono essere verificate: se la carica residua è inferiore al 30%, vanno ricaricate prima di essere scollegate per evitare solfatazione e perdita di efficienza. Questa fase è anche l’occasione perfetta per risolvere tutti i piccoli problemi che si sono manifestati durante la stagione estiva: un impianto gas che non funziona correttamente, un bagno che scarica male, o piccoli danni alla carena dovuti a urti accidentali. Intervenire ora significa evitare che i problemi peggiorino durante l’inverno e garantire una ripartenza senza intoppi in primavera.
Per chi possiede una barca a vela, la cura delle vele è un passaggio essenziale nella preparazione al rimessaggio. La randa e il genoa vanno lavati con abbondante acqua dolce, in giornate di sole e vento asciutto, e lasciati ad asciugare completamente prima di essere riposti nei sacchi. Il sale trattiene l’umidità e favorisce la formazione di muffe e ruggine, difficili da rimuovere. Eventuali strappi o scuciture devono essere riparati subito, portando le vele dal velaio prima che inizi la stagione dei lavori, quando i tempi d’attesa si allungano. Anche drizze e scotte meritano attenzione: vanno sfilate, lavate in una tinozza con acqua dolce e un detergente delicato, lasciate asciugare e conservate in luogo asciutto, insieme alle vele. È buona abitudine lasciare al loro posto una cimetta come messaggero per reinserirle facilmente al momento del varo.
Una volta terminati i controlli tecnici, si può procedere alla pulizia della barca, fase indispensabile per mantenere la carena, la coperta e le superfici in buone condizioni. Lavare l’imbarcazione con acqua dolce a pressione permette di eliminare sporco, residui di sale, sabbia e alghe. È importante però non esagerare con la pressione, soprattutto in presenza di superfici in teak o rivestimenti delicati. Dopo il risciacquo, si consiglia di utilizzare prodotti specifici per la pulizia delle barche, adatti a materiali come vetroresina, legno e acciaio. Questi detergenti professionali aiutano a rimuovere lo sporco più ostinato e a proteggere le superfici, prolungando la brillantezza e la durata dei materiali. Durante il lavaggio, è bene prestare attenzione anche ai gavoni, ai tambucci e agli oblò, che devono essere completamente svuotati, lavati e lasciati aperti per favorire la ventilazione. Quando l’imbarcazione è perfettamente pulita, è importante lasciarla asciugare completamente. Solo a questo punto si può coprire con un telo traspirante o un cellophane nautico, assicurandosi di lasciare aperture per permettere la circolazione dell’aria ed evitare la formazione di condensa e muffe. Una buona areazione è fondamentale per mantenere gli interni asciutti e prevenire odori sgradevoli durante i mesi di inattività.
Una barca preparata con attenzione per il periodo invernale garantisce numerosi vantaggi. La carena resta pulita e pronta per l’applicazione della nuova antivegetativa in primavera, migliorando le prestazioni in navigazione e riducendo consumi e incrostazioni. Gli impianti rimangono efficienti, il motore non subisce danni da inattività e gli interni restano asciutti e privi di umidità. Una manutenzione invernale accurata permette di affrontare la stagione fredda senza preoccupazioni, sapendo che la propria imbarcazione è al sicuro e in perfette condizioni. Così, quando arriverà la primavera, basterà un semplice controllo per tornare a navigare in tutta tranquillità. Perché prendersi cura della barca anche fuori stagione non è solo una necessità, ma un gesto di rispetto verso il proprio mezzo e verso la passione per il mare. Una barca mantenuta con amore e attenzione saprà ricompensarti con anni di navigazioni sicure, piacevoli e senza pensieri.
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