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Riverniciare la barca. Tutto quello che devi sapere.

 
Ammettetelo. Sono anni che lucidate, lavate ed accudite la vostra creatura marina ma ora la guardate e la vedete comunque invecchiata, opaca, stinta, con colature di ruggine che non vanno più via e nell’insieme l’impressione generale non è gradevole.

Questo capita anche con la macchina vecchia, ovvio o con la facciata di casa e con ogni oggetto che rimane alle intemperie.

È arrivato il momento di riverniciare la vostra barca.

Ma se per l’auto non si può improvvisare un lavoro di riverniciatura, in barca, con qualche accorgimento, con i materiali giusti e una buona manualità, possiamo ottenere risultati apprezzabili.

Quali sono le operazioni da fare per una buona vericiatura della barca?

Ecco l'elenco!
  1. Pulizia accurata della barca, prima con idropulitrice a pressione, con raschietto in caso di incrostazioni e successivamente con apposito antisilicone (è noto che sul silicone non aggrappa lo smalto).
  2. Smontaggio degli accessori. È un lavoro delicato e talvolta complesso, ma è possibile e necessario per fare un lavoro a regola d’arte. Gli accessori che non riuscite o non si possono smontare andranno coperti accuratamente.
  3. Carteggiatura. Se avete una barca stampata in vetroresina, avete necessità di rimuovere un piccolo strato di gel coat vecchio per favorire la presa degli strati di vernice. Il gel coat vecchio in genere è poroso (per quello che la barca pare sbiadita e si sporca) per via dell’invecchiamento a causa dei raggi UV e perde anche impermeabilità. Con una carta a grana 100 e una levigatrice potremo ottenere un buon risultato. Negli angoli (tantissimi) lavoreremo a mano o con tacchi di legno appositamente creati.
  4. Ripristino dei graffi profondi e delle crepe con stucco epossidico. Ricarteggiare la parte interessata.
  5. Ripulire con compressore e attendere una giornata asciutta (se siamo al coperto ovvio saremo avvantaggiati)
  6. Passare una mano di primer, vernice apposita che favorirà la presa (a livello chimico) dello strato pigmentato. Seguire accuratamente le istruzioni riportate dal fornitore e non improvvisare niente. Non cercare di recuperare vecchi diluenti che magari avete in garage o attrezzature improvvisate perché da adesso in poi si rischia di dover rifare il lavoro.
  7. Una volta asciugato il primer daremo una seconda carteggiata, ora con una carta più fine ovvio, in genere una grana 250/300, ma dipende dal prodotto usato (controllate sul barattolo o chiedete al negoziante).
Ora siete pronti per l’operazione. Come sempre, nei lavori di verniciatura, l’80 per cento del tempo si impiega per preparare le superfici. In barca, per via della sua forma, questo lavoro di preparazione (non è come una parete di casa con nastri dritti intorno alle finestre) è delicato e lungo ma può regalare grandi soddisfazioni.

Che vernice scegliere?

Il mercato offre diverse soluzioni, dal gel coat originale che si usa negli stampi al gel gloss, agli smalti poliuretanici mono e bi componenti. In genere potremmo fidarci del consiglio di chi l’ha già fatto. Normalmente per questi lavori si opta per uno smalto poliuretanico bi componente. (Il bi componente è più duro e duraturo del mono e il gel coat invece è indicato per coprire riparazioni dello scafo).

Per la verniciatura seguite sempre le indicazioni riportate sul barattolo dal fornitore. Rispettate i tempi, le temperature e occhio anche all’umidità dell’aria che può giocare brutti scherzi.

Se avete un posto coperto sarà utile un compressore per fare il lavoro a spruzzo ricordando che con lo spruzzo stesso, la vernice avrà meno potere coprente e una parte del prodotto sarà disperso in aria. Per contro è molto più veloce e non si vedrà nessun segno di pennello o di rullata.

Se invece siamo all’aperto e non abbiamo pratica con lo spruzzo, possiamo ottenere lo stesso un buon risultato con un rullo liscio, lasciando al pennello solo gli angolini che non riusciamo a coprire.

Una volta rullata tutta la barca e coperto gli angoli, attendiamo l’asciugatura completa (leggete il barattolo perché i tempi cambiano in base a molti fattori) dopodiché potete dare una carteggiata fine con grana 300 e opacizzate tutto di nuovo.

Siete così pronti per la seconda mano.

Dopo la seconda mano, si carteggerà stavolta ad acqua con grana 1000 e successivamente, dopo un accurato lavaggio e asciugatura, si procederà alla lucidatura con levigatrice, cera e tampone di lana. Ricordate che la vernice utilizzata è arricchita da induritore che vi costringerà a buttare quella che vi avanza in quanto dopo l’avvio della catalizzazione non sarà più utilizzabile, ragion per cui preparatene un po’ alla volta.

Proteggetevi e rispettate lo smaltimento dei residui. Buon lavoro!

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Marco Scanu, diplomato al nautico, conduttore imbarcazioni, si occupa di comunicazione soprattutto in campo nautico.

  • Pubblicato il
  • 07/12/2022

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