

La catena da ancoraggio è l’elemento cardine dell’intera linea di ormeggio. La sua funzione non si limita solo a collegare l’ancora all’imbarcazione: essa sopporta carichi enormi quando il vento rinforza, le onde si intensificano o la barca ruota sul proprio asse. Una scelta errata può compromettere la sicurezza dell’ancoraggio, causando movimenti pericolosi o, nei casi più gravi, lo strappo dell’ancora. Conoscere i materiali disponibili, le caratteristiche meccaniche e le differenze operative è quindi essenziale per ogni diportista consapevole.
Le catene più comuni sul mercato sono realizzate principalmente in acciaio zincato o acciaio inox, due materiali dalle caratteristiche molto diverse.
L’acciaio zincato nasce dall’esigenza di proteggere l’acciaio comune, una lega di ferro e carbonio, dalla naturale tendenza a ossidarsi. La zincatura a caldo crea uno strato protettivo in zinco che rallenta l’azione della corrosione marina. Le catene zincate sono generalmente più economiche e presentano una leggera elasticità, qualità che le rende meno rigide in caso di strappi improvvisi. Tuttavia, la loro superficie ruvida tende a trattenere sedimenti, alghe e morchie, e lo strato di zincatura si consuma rapidamente a contatto con rocce o superfici abrasive. Una volta danneggiata, la protezione è difficile e costosa da ripristinare. Dal punto di vista meccanico, a parità di diametro, l’acciaio zincato ha una resistenza inferiore rispetto all’inox moderno, pur avendo il vantaggio di non sviluppare cricche da stress interne.
L’acciaio inox, invece, è una lega arricchita con cromo e nichel che forma uno strato passivante naturale, impedendo l’ossidazione. Nella nautica si utilizza quasi sempre acciaio inox AISI 316, spesso con l’aggiunta di molibdeno, che migliora la resistenza alla corrosione anche dopo saldature o lavorazioni meccaniche. L’acciaio inox offre una durata superiore ai 25 anni se mantenuto correttamente, è più semplice da pulire e la sua superficie liscia non trattiene fanghi o morchie. Risulta però più rigido e meno elastico rispetto all’acciaio zincato, e necessita di una particolare attenzione alla provenienza: prodotti economici o non certificati possono avere caratteristiche meccaniche inferiori o cricche da stress, rare ma possibili.
Un aspetto fondamentale riguarda la compatibilità tra materiali diversi. Abbinare catena inox con ancora zincata, oppure catena zincata con girelle o grilli in inox, può generare correnti galvaniche, accelerando la corrosione dei componenti più reattivi. Per evitare problemi, la regola è semplice: tutta la linea di ancoraggio deve essere realizzata con lo stesso materiale. L’inox va usato con accessori inox, mentre la linea zincata deve mantenere omogeneità in tutti i componenti metallici.
Il diametro del filo della catena deve corrispondere al barbotin del verricello salpa-ancora. Una discrepanza, anche minima, può provocare slittamenti o blocchi, riducendo l’efficienza del verricello e compromettendo la sicurezza dell’ancoraggio. È importante verificare le specifiche tecniche sia della catena che del verricello, considerando anche eventuali tolleranze ammesse dal produttore.
Stabilire la lunghezza corretta della catena è altrettanto cruciale. Il calumo, ossia la lunghezza di catena rilasciata sul fondale, dovrebbe essere pari almeno a cinque volte la profondità dell’acqua, includendo il bordo libero dell’imbarcazione. Questa proporzione assicura che l’ancora possa lavorare correttamente, distribuendo gli sforzi in maniera ottimale. Allo stesso tempo, è necessario evitare lunghezze eccessive: una catena troppo lunga può gravare sulla prua, alterando l’assetto della barca e complicando le manovre.
L’acciaio zincato richiede controlli periodici per verificare l’integrità della zincatura e prevenire l’insorgere della corrosione. Dopo l’uso in acque particolarmente aggressive o in prossimità di scogli, è consigliabile risciacquare la catena con acqua dolce e asciugarla prima del rimessaggio. L’acciaio inox, pur essendo molto più resistente, beneficia anch’esso di manutenzione regolare: il lavaggio con acqua dolce rimuove depositi di sale e previene eventuali macchie superficiali, soprattutto in presenza di cloro o acque particolarmente inquinate.
La scelta della catena deve essere ponderata in base alle proprie abitudini di navigazione. Chi trascorre molte notti in rada o naviga in condizioni variabili troverà nell’inox un investimento sicuro, grazie alla sua longevità e affidabilità. Chi utilizza l’ancora principalmente per brevi soste può optare per l’acciaio zincato, a patto di effettuare una corretta manutenzione e di non sottovalutare la compatibilità dei componenti e la lunghezza del calumo.
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