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Impianto Acqua Dolce a Bordo: Modalità d'uso, Pulizia e Manutenzione


Tra gli scenari più temuti in mare, dopo un incendio o l’affondamento, c’è sicuramente il rischio di rimanere senza acqua dolce. Un paradosso tragico: trovarsi circondati da immense distese d’acqua salata, ma essere privi del bene più essenziale per la sopravvivenza.
Fin dall’alba della navigazione, l'acqua dolce è sempre stata considerata una risorsa preziosa, da proteggere con attenzione. Le antiche imbarcazioni a vela, impegnate nell’esplorazione di terre lontane, si rifornivano alle fonti d'acqua delle isole — spesso affrontando seri pericoli. A bordo, l’acqua veniva riservata esclusivamente al consumo alimentare: lavarsi o fare il bucato era fuori discussione.
Con l’avvento della navigazione da diporto, l’importanza dell’acqua dolce non è affatto diminuita. Se ci si trova in rada a breve distanza da un porto, un guasto all’impianto o una perdita del serbatoio può risultare solo un inconveniente temporaneo. Tuttavia, in navigazioni d’altura, a più giorni dalla costa, un malfunzionamento dell’impianto idrico può rappresentare un serio problema.
Ecco perché è fondamentale mantenere sempre in perfetta efficienza l’intero impianto dell’acqua dolce a bordo. Ma come è strutturato un impianto moderno e cosa è utile sapere per garantirne il corretto funzionamento?

Composizione dell’impianto dell’acqua dolce a bordo

L’impianto idrico di bordo, fatta eccezione per le imbarcazioni dotate di dissalatore, è molto simile a quello domestico, in particolare a quelli diffusi nelle abitazioni del Sud Italia, dove sono spesso presenti serbatoi di riserva. Le componenti principali dell’impianto sono:

  • Serbatoio

  • Autoclave (con o senza polmone)

  • Centralina

  • Filtri

  • Boiler nautico

  • Pompa a pedale (opzionale)

  • Tubazioni e rubinetterie

Il serbatoio

Nelle imbarcazioni moderne, i serbatoi per acqua dolce sono generalmente realizzati in polietilene rigido (PLT), un materiale che rappresenta il miglior compromesso tra costo, durata e sicurezza igienica. L’acciaio inox, un tempo molto diffuso, è oggi meno utilizzato a causa dei costi elevati, mentre materiali come alluminio, VTR o PVC vengono impiegati solo in situazioni specifiche, come su barche da regata, imbarcazioni in alluminio o piccoli natanti. I serbatoi in polietilene sono progettati in modo funzionale: presentano nella parte superiore un’apertura per il carico dell’acqua e un tappo d’ispezione utile per la manutenzione, mentre nella parte inferiore è presente il foro di uscita collegato all’autoclave. Per garantirne l’igiene e il corretto funzionamento nel tempo, è consigliabile svuotarli periodicamente e procedere con una pulizia accurata utilizzando prodotti a base di cloro.

Autoclave

L’autoclave è la pompa che garantisce la pressione dell’impianto, anche in condizioni di sbandamento. I modelli a membrana, rispetto a quelli con girante, sono preferiti per la loro maggiore affidabilità e semplicità. Ogni autoclave è dotata di pressostato che attiva la pompa solo in presenza di un calo di pressione (apertura di un rubinetto), evitando consumi inutili di energia e preservando le batterie.

Il polmone (accumulatore)

Il polmone, sebbene non indispensabile, è fortemente consigliato laddove ci sia spazio a bordo. Funziona da serbatoio tampone, mantenendo una pressione costante e riducendo le attivazioni dell’autoclave per brevi erogazioni d’acqua (come il risciacquo di una maschera), prolungandone così la vita utile.

Centralina

La centralina è il collettore che distribuisce l’acqua in uscita dall’autoclave alle varie utenze (cucina, bagno, doccia, ecc.). Ha una funzione simile ai collettori idraulici degli impianti domestici.

Filtro

Pur non essendo obbligatorio, il filtro è altamente raccomandato. Permette di migliorare la qualità dell’acqua eliminando impurità, alghe, odori sgradevoli, calcare e metalli pesanti. Le cartucce devono essere sostituite regolarmente, in base alla frequenza d’uso.

Il boiler nautico

Il boiler è un accessorio ormai imprescindibile nelle imbarcazioni da crociera. Garantisce il comfort dell’acqua calda anche in rada, soprattutto nei lunghi periodi a bordo. I modelli standard funzionano a 220V (solo in banchina), ma i veri boiler nautici dispongono anche di una serpentina inox collegata al circuito di raffreddamento del motore. In questo modo, basta far funzionare il motore per circa 30 minuti per avere una riserva d’acqua calda, ottimizzando i consumi energetici.

Tubi e raccordi

Oggi l’impiantistica nautica beneficia di materiali e soluzioni impiegate nell’edilizia civile. I tubi semirigidi in PLT e i raccordi a innesto rapido J-Guest assicurano facilità di installazione, affidabilità e assenza di perdite, migliorando sensibilmente comfort e durata dell’impianto.

In conclusione una corretta progettazione e manutenzione dell’impianto idrico di bordo è fondamentale per il comfort e la sicurezza durante la navigazione. Anche i migliori sistemi, se trascurati, possono diventare fonte di problemi. Monitorare serbatoi, autoclavi, filtri e boiler consente di navigare in tranquillità, con la certezza di avere sempre a disposizione un bene prezioso come l’acqua dolce.

 

Staff di MTONauticaStore.it, pluriennale esperienza nella vendita di articoli,accesori e attrezzature per la nautica.



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