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Bandiera italiana o estera? Guida completa alle regole d’uso


 

Negli ultimi anni, moltissimi diportisti italiani hanno scelto di immatricolare la propria barca all’estero, soprattutto in Belgio e Olanda. Una decisione dettata non tanto dal risparmio economico, in quanto i costi risultano simili, quanto dal desiderio di libertà: meno burocrazia, meno controlli, più tranquillità in navigazione. Prima dell’introduzione del “bollo blu” per le barche già controllate era infatti comune essere fermati più volte dalle varie forze dell’ordine anche nell'arco della stessa giornata. 
Si era diffusa anche l’idea, in parte errata, che con una bandiera estera non fosse necessaria la patente nautica o determinate dotazioni. In realtà, le regole sull’abilitazione alla guida valgono sempre, indipendentemente dalla bandiera, purché sia europea. Tuttavia, l’approccio più snello dei registri esteri – che si affidavano maggiormente alla responsabilità del comandante – risultava molto più pratico e appetibile.
Da qualche anno a questa paarte tuttavia c'è stato un cambio nei regolamenti: Belgio e Olanda hanno chiuso le porte alle immatricolazioni da parte di cittadini non residenti, perciò non solo non è più possibile registrare nuove imbarcazioni senza residenza o cittadinanza locale, ma la nuova norma avrà effetto anche sulle barche già iscritte. Alla scadenza dei cinque anni di validità dell’immatricolazione, chi non rispetta i nuovi requisiti dovrà rimuovere l’unità dai registri.
Una stretta importante, che segna la fine di una pratica molto diffusa. E che, forse, spingerà a riflettere su come rendere più snella e funzionale anche la nautica da diporto italiana.

Il caso dell'Olanda

Molti ricordano il giugno 2018, quando l’incidente diplomatico legato alla nave dell’ONG Lifeline portò l’Italia a chiudere i porti. In quel contesto, l’Olanda rispose sospendendo le immatricolazioni di barche a stranieri e revocando molte di quelle già concesse. Una scelta le cui motivazioni non sono mai state chiarite ufficialmente: forse una ritorsione, forse l’effetto di nuove normative.

Quel momento ha però fatto emergere una realtà poco conosciuta. In Olanda esistono infatti due registri distinti per le barche da diporto. Il primo, molto utilizzato dagli italiani, è il Watersportverbond: un’associazione di club nautici che rilascia un certificato chiamato International Certificate for Pleasure Craft. Questo documento, tuttavia, non equivale a una vera immatricolazione e non definisce alcuna bandiera nazionale, come previsto dall’articolo 9 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS). In pratica, le barche registrate al Watersportverbond risultano senza nazionalità e, quindi, non coperte da alcuna legislazione statale. Il secondo registro, il Kadaster, è invece l’unico che garantisce una registrazione formale, con riconoscimento ufficiale della proprietà e degli obblighi.

Alla luce dei recenti blocchi imposti sia da Olanda che da Belgio, cresce il numero di armatori italiani che vogliono rientrare sotto bandiera nazionale. Il processo richiede alcuni passaggi precisi, tra cui la cancellazione della barca dal registro estero, la dimostrazione della proprietà e una visita tecnica per ottenere il certificato di sicurezza italiano.

È anche l’occasione per riflettere su quanto sarebbe utile semplificare le pratiche nautiche in Italia. Ancora oggi ci si confronta con iter burocratici complessi, timbri su moduli fotocopiati e versamenti su conti diversi, in un’epoca in cui tutto potrebbe essere gestito online. Un portale unico, con pagamenti digitali e iter snelli, renderebbe la vita dei diportisti molto più semplice. E, forse, eviterebbe quella “fuga all’estero” che per anni ha visto migliaia di barche italiane abbandonare il proprio registro.

Per chi ha bisogno di assistenza concreta, suggeriamo di rivolgersi a professionisti del settore come l’agenzia www.enave.it, che può fornire supporto pratico e aggiornamenti sulle normative. Per i dettagli ufficiali sui documenti necessari e le procedure in vigore, è sempre possibile consultare il sito della Guardia Costiera.
 

Staff di MTONauticaStore.it, pluriennale esperienza nella vendita di articoli,accesori e attrezzature per la nautica.



  • Pubblicato il
  • 03/06/2025

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